Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) II.djvu/52

Da Wikisource.

LE NUVOLE 49


Spiegamelo un po’, questo! Ti arrostisce, per poco
che ti tocchi; e ti rosola, se pur ti lascia in vita!
Lo scaglia Giove sopra gli spergiuri, è capita!

socrate

Uomo antidiluviano, anticaglia, babbione,
come, se gli spergiuri colpisce, di Simone,
di Cleònimo e Tèoro non ha fatto ancor scempio?
Più spergiuri di quelli? Su lo stesso suo tempio,
sul promontorio Sunio, sopra le querce, tira!
Non spergiurano mica, le querce! Oh che gli gira?

lesina

Che ne so? Ma tu parli bene! E che sono 1 fulmini?

socrate

Allor che un vento secco, dell’ètra ascesi i culmini,
s’ingolfa entro una nuvola, al par d’una vescica
la gonfia, indi per legge naturai se n’esplica,
lacerandola, rapido per quanto fu compresso,
e per lo slancio e l’impeto s’accende da sé stesso!

lesina

Proprio così, per Giove! Alla Diasie potei
farne prova a mie spese. Me ne stavo coi miei
arrostendo un ventricolo; ma non 1 avevo inciso.
E quello, gonfia, gonfia, scoppiando all improvviso,
mi schizzò dentro gli occhi, e mi brucio la faccia!
Aristofane - Commedie, 11-4.