Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) III.djvu/115

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112 ARISTOFANE


CORO DI SPARTANI

il corifeo

L’ardore in questi giovani,
tu, Mnemòsine, desta,
e nella Musa mia,
che sa le nostre gesta,
né ciò che oprar gli Ateniesi oblia,
quand’essi all’Artemisio
simili a Numi s’avventàro, e in rotta
dei Persiani misero la flotta.
Noi guidava Leonida:
come cignali arrotavamo i denti,
e molta schiuma ci fioria le labbia,
e molta insino ai piedi
ci colava giù giù: ché della sabbia
numerosi non meno erano i Medi.
TUTTI I COREUTI
Oh cacciatrice Artèmide,
tu che le fiere abbatti,
vieni oh vergine Iddia,