Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) III.djvu/225

Da Wikisource.
222 ARISTOFANE



coro

In quan|o a me, son bella e persuasa:
vedi lu, se convincer puoi quel barbaro.

euripide

Questo è affar mio!
Alla ragazza.
E il tuo, cervetta, è quello
di ricordar ciò che per via ti dissi.
Vien qui, prima, rimboccati la veste!
Alla flautista.
Tu suona un’aria persiana, o Tèreda!
La suonatrice intona un’aria da ballo.

arciere

scuotendosi,
Cos’esser questi suoni? Serenata?
Afermi risfegliate!

euripide

Arciere, questa
bimba voleva far le prove: deve
andar da dei signori a fare un ballo.

arciere

Pallare, fare prove! Io non tir niende. —
Quant’essere Iecciera! Parer pulce
sopre coperta!