Pagina:Commedie di Aristofane (Romagnoli) III.djvu/90

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LISISTRATA 87


come l’allatto — questo figliuolo?
Dov’è Cinàlope?
Presto, una balia trovami a nolo!

coro di vecchi

In quale, o misero, crudele affanno,
consumi l’animo tratto in inganno!
Io pietà provo delle tue pene!
Qual mai resistere potrebbe rene,
che cuor, che lombi, quali testicoli,
qual pinco ritto, che non può l’uzzolo
cavarsi a brùzzolo?

fottino

Ahi, quali, o Giove, Iremendi spasimi!

coro di vecchi

T’ha quella sozza così ridotto,
quella sentina d’impurità.

coro di vecchie

No, quell’amore, quel boccon ghiotto!

coro di vecchi

Boccone ghiotto? Birba, hai da dire,
birba! Deh, fa’,
Giove, che l’impeto fiero d’un turbine
via la trascini come festuca,
e, mulinandola nelle sue spire,
dalla magione lunge l’adduca: