Pagina:Comnena - Alessiade, 1846, tomo primo (Rossi).djvu/4

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2 PROLOGO.

cadano in dimenticanza; sceltene pertanto alcune, ordinate e scritte, fa sì che non profondino nel leteo gorgo.

II. Tali pensieri nella mia mente ravvolgendo io Anna, figlia degli imperanti Alessio ed Irene, nata e cresciuta nel Porpora1, non ignara di lettere, e pervenuta con intenso studio ad impossessarmi della greca favella, nè affatto manchevole de' rettorici ammaestramenti; versata di più nelle Aristoteliche arti in uno co' dialoghi Platonici, e non priva di alcuna delle quattro discipline onde sogliono elegantemente ornarsi le menti degli addottrinati (con buona venia siami accordato di così parlare, forse con soverchia arroganza, di me stessa e di facultadi, che derivatemi comunque o dal talento, o dallo studio, o dal favore del Nume, o da propizia ventura, pure non indarno in me riunironsi perchè potessi compilare e trasmettere alla posterità questa narrazione), ho deliberato di rendere pubbliche le geste del mio genitore, nè solo quelle che, di già in trono, sotto de' proprj auspicj avvennero, ma le operate ben anche da lui prima di porsi il diadema, e solo annuendo

  1. (Πορφύρα). Appartamento nell'imperiale palazzo destinato ai parti delle imperatrici. V. Constantino Manasse nel Cronico.