Pagina:Compendio della dottrina cristiana, Roma, 1905.djvu/405

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immortale del cristianesimo, che, ripieni di sapienza e di virtù sovrumana, combatterono vittoriosamente le eresie e gli errori a misura che insorsero: Santi Padri e Dottori che brilleranno come stelle, giusta la frase scritturale, nella perpetua eternità, del cui unanime ed universale consenso si valse sempre la Chiesa, a riconoscere la Tradizione e il senso delle Sante Scritture.

E colpisce parimenti il sorgere provvidenziale, a tempo e luogo opportuno, di quegli Ordini Regolari, di quelle Religiose Famiglie, approvate e benedette dalla Chiesa, nelle quali, fin dal quarto secolo fioriva la vita cristiana ed aspiravasi alla perfezione evangelica, praticando i divini consigli nei santi voti di castità, povertà ed obbedienza.

Appare dalla storia che queste Religiose Famiglie, nel corso dei secoli, andarono sempre e vanno tuttora succedendosi e rinnovandosi con uno scopo sempre adatto alla diversità dei tempi e dei bisogni di essi: o la preghiera, o l’insegnamento, o l’esercizio del ministero apostolico, o il compimento svariato e molteplice delle opere di carità. Esse vanno soggette, come la santa madre Chiesa, a persecuzioni furiose, che sovente e per qualche tempo le opprimono. Ma siccome tali istituti appartengono all’essenza della Chiesa per l’attuazione dei consigli evangelici, perciò non possono del tutto perire. Ed è provato che la tribolazione li purifica e li ringiovanisce: e, rinascendo altrove, si moltiplicano e producono più abbondanti frutti, restando sempre una sorgente inesausta della santità della Chiesa.

140. Cattolica. — Leggerà con rammarico il fedele che pur troppo, nel corso dei secoli, grandi moltitudini di cristiani, talora intiere nazioni, furono miseramente staccate dall’unità della Chiesa; ma vedrà pure che, successiva mente, ad altre genti, ad altre nazioni mandava Iddio la luce del Vangelo per mezzo di uomini apostolici, incaricati appunto da Lui, come lo furono gli Apostoli, di guidare a salvezza le anime. — E si consolerà nel riconoscere che un tale apostolato degnasi il Signore di affidare nel nostro