Pagina:Considerazioni sulla importanza militare e commerciale della ferrovia direttissima Bologna-Firenze.djvu/76

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CAP. V.

CONSIDERAZIONI RIASSUNTIVE.

Colle varianti per Barberino alle linee Protche e Zannoni abbiamo visto che, tanto seguendo la via per Citerna come quella per la Futa, si può ottenere fra Bologna e Firenze una ferrovia Direttissima eminentemente strategica, della lunghezza di circa 100 chilometri, tracciata con curve di raggio non inferiore a M. 400, senza oltrepassare il 12 per mille nelle pendenze, e senza incorrere in opere di difficoltà superiori a quelle ammesse per le linee appenniniche in costruzione. La Direttissima cosi ottenuta, con un tracciato indipendente dalle ferrovie esistenti e dalla viabilità ordinaria, è la sola che, per una favorevole combinazione di circostanze, soddisfa completamente, così pel suo andamento come per l’ubicazione delle stazioni estreme, agl’interessi commerciali e militari, sia locali che generali.

E questo felice accoppiamento di molteplici ed importanti obiettivi si ottiene senza pregiudicare i miglioramenti utili e possibili nella viabilità ferroviaria, tanto sulla linea principale verso Roma, quanto sulle laterali vie secondarie, sopprimendo ogni regresso a Bologna e nella valle dell’Arno, eliminando ogni dannosa ed inutile biforcazione, migliorando il servizio sulla ferrovia Faentina, e riportando vantaggiosamente il movimento longitudinale e trasversale su una sola arteria potentissima, che permette il transito inalterato e senza regresso di qualsiasi treno, da Torino, Milano, Venezia, Faenza, Livorno e Lucca verso Roma, e viceversa.

Perciò, quando si ammetta che la Direttissima indicata sia la più conveniente per conseguire tali resultati, le divergenze sul tracciato della medesima si ridurrebbero alla sola traversata dell’Appennino, che è possibile, in eguali condizioni di pendenza e di sviluppo, tanto per Citerna quanto per la Futa. E il problema, portato così nelle serene regioni ove i soli interessi tecnici e strategici sono prevalenti e degni di considerazione, colla scorta delle carte del R. Istituto geografico1 nonché col consiglio di eminenti geologi e delle nostre autorità militari potrà essere prontamente definito, senza che sia assolutamente necessario di anteporvi dettagliati, lunghi e costosi studi definitivi, i quali dovrebbero sempre essere preceduti da estesi e profondi studi di massima che abbiano saggiamente circoscritto il problema da risolvere.

  1. Ved. i fogli N. 87, 98 e 106 della carta d’Italia alla scala da 1 a 100000.