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capitolo xlii. 247


2.  Tutto cio ch’è nei cieli e sulla terra gli appartiene. Egli è l’Altissimo, il Grande.

3.  Poco manca che i cieli non si aprano (per rispetto dinanzi a lui); gli angeli celebrano le sue lodi, ed implorano il suo perdono per gli abitanti della terra. Certamente Dio è l’Indulgente, il Misericordioso.

4.  Dio sorveglia coloro che prendono per protettori altri che lui. E tu, o Maometto, non sei incaricato de’ loro affari.

5.  Così noi t’abbiamo data la rivelazione in un libro arabo, affinchè tu avvertissi la madre delle città1, e le popolazioni circonvicine, affinchè li avvertissi del giorno della riunione2 sul quale non v’è alcun dubbio, ed in cui una parte degli uomini sarà in paradiso, ed un’altra nella fornace (dell’inferno).

6.  Se Dio avesse voluto, non avrebbe stabilito che un solo popolo (della stessa religione); ma accorderà agli uni un posto nella sua misericordia, mentre i malvagi non avranno nè protettore, nè difensore.

7.  Prenderanno essi altro protettore che lui? E pure Dio è il vero protettore; fa vivere, e morire, ed è onnipossente.

8.  Qualunque sia l’oggetto delle loro dispute, la decisione ne appartiene a Dio solo. E Dio il mio Signore; ho posto la mia fiducia in lui, e ritorno a lui (col pentimento).

9.  Architetto dei cieli, e della terra, ha creato a coppie la vostra specie, come ha creato a coppie i bestiami; ei vi moltiplica con tal mezzo. Niente gli somiglia, sente e vede tutto.

10.  Ha le chiavi del cielo e della terra, versa i suoi doni a larga mano o li compartisce in una certa misura, poichè sa tutto.

11.  Ha stabilito per voi una religione che raccomandò a Noè; quella che ti è stata rivelata, o Maometto; quella che avevamo raccomandata ad Abramo, a Mosè, a Gesù, dicendo loro: Osservate questa religione, non vi dividete in sette. È insopportabile agl’idolatri

12.  Questo culto a cui tu li chiami. Dio sceglie per questo culto chi vuole, e vi conduce (a questo culto) colui che ritorna a Dio (col suo pentimento).

13.  Non si sono scissi in sette che dopo aver ricevuta la scienza, ed è per gelosia: Se la parola di Dio, che fissa il gastigo ad un termine designato, non fosse stata pronunziata, le loro vertenze sarebbero già state decise, ancorchè quei che hanno ereditato le Scritture dopo loro sieno in dubbio su tal punto.

14.  Invitali perciò a questa religione, e cammina dritto siccome ne hai avuto l’ordine; non obbedire ai lor desiderj, e di’ loro: Io credo al Libro che Dio ha rivelato; ho ricevuto l’ordine di pronunziare fra voi con tutta giustizia. Dio è il mio Signore, ed il vostro; io ho le mie opere, e voi le vostre; fra noi e voi non v’è argomento (da far valere). Dio ci riunirà tutti, poichè è il termine d’ogni cosa.

15.  In quanto a quei che cercano a ragionare su Dio, dopo essersi sottomessi a lui, le loro ragioni saranno distrutte. Essi proveranno la sua collera, ed un duro gastigo.

16.  Dio (egli stesso) ha mandato realmente il Libro, e la bilancia. E chi può farti sapere che l’ora è vicina?

17.  Quei che non credono vogliono affrettarla; quei che credono tremano al rammentarla, imperocchè sanno ch’è vera. Oh! che quei che dubitano dell’ora sono smarriti!

  1. Madre delle città metropoli, s’applica alla Mecca.
  2. Il giorno della riunione è il giorno del giudizio finale, in cui tutti gli esseri saranno radunati dinanzi al tribunale di Dio.