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capitolo lvii. 283


2.  Coloro che ripudiano le proprie mogli, dicendo che le riguarderanno come madri1 (Esse non sono le loro madri, le loro madri son quelle che li han partorití) proferiscono una parola biasimevole ed una falsità.

3.  Certamente, Dio è inclinato al perdono ed all’indulgenza.

4.  Quei che ripudiano le loro mogli colla formula di separazione perpetua2, e poi si ricredono, renderanno franco uno schiavo prima di toccare la donna (ripudiata). Così vi si ordina, e Dio è informato di ciò che voi fate.

5.  Chi non troverà uno schiavo a ricomperare, digiunerà per due mesi di seguito senza avvicinare la moglie, e se non potrà sopportare questo digiuno, dovrà nudrire sessanta poveri. Vi si commanda così affinchè crediate in Dio, ed al suo apostolo. Questi sono i comandamenti di Dio. Un supplizio doloroso è serbato agl’infedeli.

6.  Quei che lottano contro Dio ed il suo inviato saranno abbassati come lo sono stati quei che li han preceduti. Dunque, abbiamo fatto già scendere segni evidenti (del nostro potere), ed il supplizio ignominioso (è solo) riservato agl’infedeli,

7.  Il giorno in cui Dio li risusciterà tutti, e che ridirà loro le azioni di ciascuno. Dio ha tenuto conto di tutto, mentr’essi hanno tutto scordato. Dio è testimonio d’ogni cosa.

8.  Non vedi tu che Dio conosce tutto ciò ch’è nei cieli, e sulla terra? Non vi è colloquio segreto fra tre individui ch’egli non sia il quarto, nè fra cinque ch’egli non sia il sesto. Non se ne riuniscono nè più nè meno ch’esso non sia con loro, ovunque si trovino. E quindi, il giorno della resurrezione, rammenterà ad essi le loro opere, poichè è al giorno di tutto.

9.  Non hai tu rimarcato coloro, cui erano vietati colloquj clandestini, e che nonostante ritornano a ciò che loro è stato vietato, e che parlano fra loro di peccato, d’inimicizia, e di disobbedienza al profeta? Poi allorquando si presentano in tua casa, ti salutano in termini che Dio non ti ha accordato, e dicono fra loro: Perchè Dio non ci punisce per ciò che diciamo?3 Ciò che loro è dovuto, è l’inferno; saranno scaldati al suo fuoco. Che detestabile sviluppo!

10.  O credenti! Quando conversate insieme, il peccato, l’inimicizia, e la disobbedienza agli ordini del profeta, non sieno il tema de’ vostri discorsi; parlate fra voi di giustizia e di timor di Dio; temete Dio, innanzi a cui sarete tutti riuniti.

11.  I trattenimenti clandestini vengono da Satana, che vuole affliggervi; ma non potrebbe recarvi alcun male senza il permesso di Dio. I credenti dunque confidino in Dio.

12.  O credenti! Quando vi si dice: Fate largo nelle vostre riunioni4, fate largo. Dio vi farà un largo (immenso in paradiso). E quando vi si dice: Alzatevi, alzatevi. Dio inalzerà a gradi (eminenti) quei che avranno creduto, e che avranno ricevuta la scienza; Dio vede bene ciò che fate.

13.  O voi che credete! quando andate a parlare col profeta in particolare,

  1. Era un modo solenne di ripudiare. Vedi il versetto precedente.
  2. Cioè, servendosi di queste parole: che il tuo dorso sia d’ora in poi per me come il dorso di mia madre. Vedi il versetto 1 e nota.
  3. Letteralmente: Con parole altre che quelle con cui Dio ti saluta. I commentatori dicono che gl’idooriti e gl’infedeli invece di salutare Maometto colle parole: El Selam Alaika, pace su te, dicevano come per elisione El Sam Alaika, guai su te.
  4. Cioè, nei luoghi pubblici, o nelle case, e ovunque suol riunirsi e sedersi, fate largo, allontanatevi.