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72 il corano,


156. E questo Corano, che abbiamo fatto venire, è un libro benedetto; seguitelo, e temete Dio, affinchè proviate la sua misericordia.

157. Non direte più: Il Libro (le Scritture) è stato mandato dall’alto a due nazioni (ebrei e cristiani); in quanto a noi siamo stati nell’ignoranza de’ loro studj.

158. Non direte più: Se ci fosse stato mandato un libro, saremmo stati diretti meglio di loro. Nonostante è venuta a voi da parte del vostro Signore una dichiarazione patente; essa è la direzione, e la prova della misericordia divina. E chi è più malvagio di colui che tratta di bugiardi i segni di Dio, e che se ne allontana? Noi puniremo con un gastigo doloroso quei che si rivoltano contro i nostri segni.

159. Aspettano forse che gli angeli vengano, o che Iddio stesso venga, o che li sorprenda un segno fra i segni del tuo Signore? Il giorno in cui un segno fra i segni del tuo Signore verrà a loro, la fede non profitterà più all’anima che non avrà creduto prima, o che, con la fede non avrà fatta alcun’opera buona. Di’ loro: Se voi aspettate, noi aspetteremo egualmente.

160. Tu non sarai di coloro che scindono la loro fede, e che si dividono in sette. Questo affare riguarderà Dio, il quale ricorderà loro ciò che hanno fatto.

161. Chiunque avrà fatta un’opera buona ne riceverà la ricompensa decupla; chi avrà commessa un’azione cattiva ne riceverà un premio equivalente1. Essi non saranno oppressi.

162. Di’ loro: Il Signore mi ha condotto nella strada retta, in una religione retta, nella credenza di Abramo, che era vero credente, e che non associava altri.

163. Di’: La mia preghiera, i miei atti di devozione, la mia vita, e la mia morte appartengono a Dio, padrone dell’universo, che non ha compagni. Questo mi è stato ordinato, ed io sono il primo dei musulmani.

164. Desidererei forse avere per Signore altri che Dio, il quale è il Signore di ogni cosa? Ogni anima farà le opere per suo proprio conto; niuna porterà il peso dell’altra: voi ritornerete al vostro Signore, che vi dichiarerà su che cosa non eravate d’accordo fra voi.

165. È desso che vi ha stabiliti sulla terra per rimpiazzare i vostri predecessori; egli assegnò agli uni dei posti più alti che agli altri affine di provarvi con ciò che vi då egli stesso. Il vostro Signore è pronto ne’ suoi gastighi, ma è indulgente e misericordioso.


CAPITOLO VII.

EL-ARAF2.

Dato alla Mecca. - 204 Versetti.

1. A. L. M. S. Un Libro ti è stato mandato, senza che alcun dubbio te ne nasca in cuore affinchè tu con questo potessi avvertire, e servisse di ammonizione ai credenti.

  1. È il carattere generale della teologia maomettana, che la bontà, e la misericordia di Dio superano la di lui severità. Così le scale dell’inferno sono molto meno frequentate di quelle del paradiso, e la ricompensa riservata ai giusti è più generosa, che non è rigoroso il gastigo de’ colpevolí.
  2. El-Araf, di cui si tratta in questo capitolo è una separazione, una fila, una linea, fra l’inferno, ed il paradiso, che è veduta egualmente dagli abitanti dell’uno e dell’altro. È una specie di purgatorio.