Pagina:Cordelia - Il mio delitto, Milano, Treves, 1925.djvu/103

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Ero orgogliosa di questo mio trionfo e fu quello che decise della mia sorte.

Uno che mi sacrificava una sua passione dovea amarmi sul serio; cominciai anch’io ad amarlo e lo accettai come fidanzato con grande gioia della zia e di Margherita, e per non disgiungere la mia sorte da quella della mia unica amica si combinò che i nostri matrimoni si farebbero nel medesimo giorno.