Pagina:Cordelia - Il mio delitto, Milano, Treves, 1925.djvu/114

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noi, tanto che Manfredi diceva che ci guastava e che non era di buon genere lo star sempre vicino alle gonnelle della moglie.

Di tratto in tratto si faceva qualche comparsa in società, perché Margherita, troppo buona, non voleva rifiutare un invito un po’ insistente, ma si finiva poi col trovarci sempre insieme, nel nostro angolo, come due amanti, e si andava tanto d’accordo che la fonte dei nostri discorsi era inesauribile.

Giunse però il momento in cui il vivere ritirate divenne una necessità e si passavano le sere ora nel mio salottino, Luigi XV, ora nel gabinetto orientale di Margherita ammucchiando le camicine e le cuffiettine nelle nostre ceste da lavoro. A furia di farne eravamo diventate maestre nell’arte di foggiare quegli oggetti, che si perfezionavano ogni giorno, poi si facevano trine finissime per adornare dei lettini soffici come piume e co-