Pagina:Cordelia - Il mio delitto, Milano, Treves, 1925.djvu/124

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di prima. Amelia Gandini, figlia d’un avvocato di provincia, alla quale non par vero d’esser stata balzata, causa un ricco matrimonio, nell’alta società, dove si diverte un mondo col suo carattere allegro, viene spesso ad esortarmi a lasciare la mia vita tranquilla, dicendo:

— Proprio non ti posso permettere di stare rinchiusa fra quattro mura, voglio che tu venga con me al prossimo ballo; alla tua età e nella tua condizione è un dovere prender parte alla vita mondana, e poi quella vita piace a tuo marito e lo sai l’articolo del codice: la moglie deve, ecc.

— Se tu lasci la società, essa si dimenticherà di te, — mi susurra Ida Silvani.

— Perché si nasconde quando potrebbe regnare? — diceva il capitano Roberti; — badi che se lascia libero il campo mormoreranno di lei.