Pagina:Cordelia - Il mio delitto, Milano, Treves, 1925.djvu/144

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non ci pensi, vede, tutti fanno così, anche il conte Orlandi con una moglie tanto bella, il Sanvitale con una moglie così virtuosa. Perché del resto crucciarsi la vita? si vendichi e sarà molto meglio.

Io m’alzai indignata e non volli ascoltarlo più oltre, e quando una signora che corrispondeva ai connotati datimi da Ariberti mi si avvicinò per invitarmi ad una serata in casa sua, le risposi sgarbatamente, tanto che essa fece un gesto come se volesse dire: — È pazza.

Un momento mi parve di vedere un cenno d’intelligenza fra mio marito e la baronessa Sanvitale e mi avvicinai a loro, ma la baronessa era tanto infervorata a biasimare ogni colpa ed ogni leggerezza, lo faceva con parole così sinceramente convinte, che tutti i miei sospetti sparirono e fui con lei più gentile del solito.

Avevo la tempesta nel cuore, ma mi fa-