Pagina:Cordelia - Il mio delitto, Milano, Treves, 1925.djvu/176

Da Wikisource.

— 166 —


distogliermi dai miei pensieri; anche Ruggeri mi mancava nella mia triste solitudine. Quasi mi pentivo di non essere stata più indulgente con lui, forse avrebbe potuto darmi un consiglio in quel frangente, ma che cosa poteva fare una povera donna sola senza una guida o un conforto?

Stavo tutto il giorno arrovellandomi il cervello, pensando chi potesse essere quella signora che sapeva conservare tanto bene l’incognito! Eppure quella signora alta e slanciata, quei movimenti, quel modo di camminare non mi riuscivano nuovi, ma ero incerta a darle un nome.

Speravo che la mia insistenza avrebbe vinto e sarei riuscita a scoprirla, ma doveva aver un’abilità speciale, perchè passavano i giorni, gli appuntamenti si moltiplicavano, ma per me era sempre come il primo giorno.

No, c’era una piccola differenza ora, da