Pagina:Cordelia - Il mio delitto, Milano, Treves, 1925.djvu/213

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vostra esser libera come un uccello dei campi. Nella confusione del primo momento, nell’impazienza di abbracciare mia figlia non ho potuto dirvi tutto quello che avevo nel cuore, ma sento che la nostra amicizia si è rinvigorita con nuovi legami e che la mia riconoscenza durerà quanto la mia vita, e vi assicuro che sono felice, nella rovina di tutte le mie illusioni, d’aver trovato in voi un amico sincero, quello che si ritrova nei giorni del dolore.

Non posso descrivervi l’impressione che provai il primo giorno trovandomi nella gabbia degli accusati, cogli occhi curiosi della folla rivolti sa di me, e fra quella folla conohbi tutti i miei conoscenti dei giorni migliori e le signore che mi si dicevano amiche coi volti sorridenti, come se assistessero ad uno spettacolo piacevole ed interessante.

Guai se non avessi veduto il vostro volto amico incoraggiarmi dal banco degli avvocati!