Pagina:Cordelia - Il mio delitto, Milano, Treves, 1925.djvu/214

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Guai se il vostro sguardo non mi avesse fatta intravvedere un barlume di speranza!

Non potete credere quanto soffersi nell’udire tutta quella serie di testimoni che assolutamente volevano vedere nelle mie azioni più semplici qualche cosa d’eccentrico e d’anormale.

Carine quelle mie amiche! Quante considerazioni! Quanti commenti benevoli! V’assicuro che non c’è cosa migliore per conoscere bene il mondo quanta lo stare per quindici giorni sul banco degli accusati.

E Ruggeri? Almeno lui mi si è mostrato un vero amico; come è stato franco e sincero nella sua testimonianza! L’avrei abbracciato!

E anche voi, mio buon amico; la vostra difesa fu proprio sublime; parlaste di me, di mia madre, della mia famiglia con quell’accento cha viene dal cuore.

Ho sentito nelle vostre parole l’affetto che avete sempre avuto per noi.