Pagina:Cordelia - Il mio delitto, Milano, Treves, 1925.djvu/39

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a me, ma quella cosa si fece più vicina ed ebbi il senso come di due braccia che circondassero il mio collo.

Fu la sensazione che ricordavo come in sogno d’aver provato quando era ancor viva la mamma. Alzai il capo e vidi due begli occhi neri, luminosi, fissarsi nei miei, e udii una voce dolce come una musica dire:

— Sai, Ilda; il babbo m’ha promesso di farti uscire con me la prossima volta, avevo bisogno di dirtelo subito. Addio, buona notte; — e via scappò nel suo lettuccio senza ch’io potessi nella mia sorpresa profferire una sola parola.

— Margherita, Margherita! — chiamai, ma vidi i suoi occhietti neri che mi facevano cenno di star zitta e per quella notte dovetti tener dentro di me la voglia che avevo di prendere quella testina bruna e mangiarla di baci.