Pagina:Cordelia - Il mio delitto, Milano, Treves, 1925.djvu/50

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ai luoghi e alle cose che mi circondano, tanto che la mia camera azzurra, la bella cameretta che mi destinò la zia, rimase sempre la stessa per tutto il tempo che vi dimorai.

Il mio letto col baldacchino bianco lungo la parete, il tavolino da lavoro con una poltroncina accanto alla finestra, uno stipetto in faccia al letto e poi delle mensoline con dei ninnoli lungo le pareti, un mucchio di fotografie delle mie compagne di collegio e quella della mamma e del babbo in una medesima cornice nera, sul comodino presso al letto; ecco l’ordine e l’arredo della mia cameretta.

È bello la mattina quando s’apre gli occhi rivedere tutte al loro posto le proprie cose che sono come dei vecchi amici. Io l’amavo, la mia stanzetta azzurra, e avrei desiderato rimanervi gran parte della giornata, ma la zia mi chiamava sempre vicino a lei