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cendo colla sua voce dolcissima, — aspetterò finche tu abbia trovato uno sposo; mantengo la mia promessa.
— Sciocchina — diss’io, — è stato uno scherzo, poi è ben giusto che tu ti sposi prima, hai un anno più di me.
In questa frase sfumò tutto il mio dispetto, e tutte le altre furono per rallegrarmi della sua fortuna; la tenni per un pezzo stretta, abbracciata, perchè mi pareva che mi sfuggisse qualche cosa di lei e mi sentivo gelosa del barone Ruggeri.
— Se ci potessimo sposare noi due, — diceva Margherita nella sua ingenuità, — si sarebbe state completamente felici.
— Ma e non lo sarai con una persona simile?
— Vedi, è troppo per me, egli andrebbe meglio a te che sei d’un ingegno molto superiore al mio; non mi so ancora persua-