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capitolo primo 321


§ II.


La dimane sul far del giorno l’ammiraglio mandò nel paese diversi drappelli condotti da capitani per aver notizia sulla popolazione dell’isola. Questi drappelli frugarono invano, e tornarono senza aver preso alcun indigeno, eccetto un fanciulletto che un selvaggio teneva per mano e abbandonò per fuggir più presto: condussero seco donne straniere, tenute prigioniere nell’isola, e un giovanetto di circa quattordici anni: s’impadronirono di alcune indigene, che vennero alle caravelle repugnanti e forzate.

Quella sera, Diego Marquez, controllore della marineria, comandante di una caravella, sceso a terra con otto uomini senza licenza, non tornò più a bordo. La dimane neppure. L’ammiraglio era molto inquieto sulla loro sorte. Si temette che fossero stati uccisi e mangiati dai Caraibi: vi aveano fra essi marinai molto valenti, che con solo osservar le stelle avrebbero dovuto ritrovar la strada. L’ammiraglio spedì grossi drappelli in cerca di costoro, fece sonar le trombe, e trarre colpi d’archibugio nei boschi. Ma, dopo aver aspettato due giorni inutilmente, per risvegliar lo spirito della disciplina, fece le mostre di partire dicendo, che, poich’erano sbarcati senza permesso, rimarrebbero a loro rischio e pericolo. Gli amici che il controllore aveva sulla flotta, lo supplicarono di non abbandonare quegli infelici alla ferocia de’ Cannibali. Egli mostrò di lasciarsi commovere e aspettò ancora. In quella l’ammiraglio fece provvista di legne, di acqua e permise agli equipaggi di andarsi gli uni dopo gli altri a riposare sulle verdi zolle della riva: indi mandò l’intrepido Alonzo de Ojeda, la cui sagacia eragli conosciuta, a investigare i dintorni alla testa di quaranta uomini. Non ostante il rapido correre di lui in mezzo a inestricabili foreste, non ostante che di quando in quando facesse scaricare gli archibugi e sonar le trombe, tornò senza avere scoperta alcuna traccia de’ suoi smarriti compatrioti, e neppur l’ombra di un indigeno.

Dal canto suo l’ammiraglio faceva collo Stato maggiore fre-

Roselly, Crist. Colombo, T. I. 21