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54 introduzione

non esisteva più; perch’ella partorì il 29 agosto dell’anno precedente. Fernando Colombo, nato a Cordova il 29 agosto 1487 (e non il 15 agosto 1488, come disse erroneamente Navarrete, riprodotto ciecamente da Humboldt, senza far nessuna verificazione) aveva otto mesi quando giunse a suo Padre la lettera del Re di Portogallo: non fu, dunque, lo stato interessante di Beatrice la cagione che fece rigettare le offerte di quel Principe.

Gli storici protestanti si accordano ad ispogliare Colombo del merito della sua pazienza, per attribuirlo ai vezzi di Beatrice Enriquez: sol essa, secondo che scrivono, potè determinarlo a rimanere sì lungamente in Ispagna.

Le date risponderanno a questa imputazione.

Come que’ rari fiori che non si trapiantano, ma nascono, brillano e muoiono sul terreno ove spuntarono, Beatrice Enriquez, nata, allevata e maritata a Cordova, non uscì mai fuor delle mura dell’antica città: Colombo non potè mai gustare il piacere della sua presenza, che andando egli stesso a Cordova: ora, Cordova è per lo appunto la città in cui egli si è meno sovente e men a lungo trovato, durante la sua dimora in Ispagna: non vi fec’egli che un solo soggiorno di alcuni mesi continui, nel primo anno del suo sbarco, che fu altresì quello del suo matrimonio: dopo d’allora le sue andate a Cordova furono brevi e rare, perchè gli assunti impegni lo chiamavano imperiosamente altrove: i documenti ufficiali ne fanno fede.

Già fin dal 1486 Colombo ha, per così dire, fermata la sua sede nelle anticamere.

Nel 1487 è a Salamanca per sottoporre il suo gran progetto al congresso scientifico, raccolto per ordine reale in quella celebre università: ivi passa il verno e una parte della primavera. Egli segue continuamente la corte. Alcune tratte, pagate dal tesoriere Francesco Gonzales di Siviglia, provano che nel maggio, luglio, agosto e ottobre, era egli lungi da Cordova. La gravidanza di Beatrice lo tratteneva sì poco allato a lei che al tempo in cui partorì, il 29 agosto, era assente. L’antivigilia, aveva riscosso quattro mila maravedis, ed era andato alla Corte, chiamato dai Sovrani. Un pagamento fatto in ottobre