Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume I (1857).djvu/109

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capitolo secondo 101

e veri pencoli mostrarono sì gran valore e intrepidezza; che infine alle anime grandi si affacevano le grandi imprese.

Toccando poscia lo scopo che si proponeva il Colombo, l’oratore soggiungeva, che, mirando il suo disegno principalmente alla propagazione della fede cattolica, egli stupiva grandemente come un prelato di quella divina religione s’inducesse ad avversarlo: indi, continuando, diceva: il rigettare questa offerta non sarebbe forse rigettare le ispirazioni di Dio, trascurando l’occasione di far echeggiare dall’un polo all’altro la voce del Santo Vangelo? Nel suo pio entusiasmo, Villareal aggiungeva, che, sebben fosse soldato, pur osava presagire al Monarca un felice riuscimento di quell’impresa, un più grande onore, una più gran possanza, e tale una gloria appo i posteri, da superare la conseguita dagli eroi più famosi e dai più fortunati monarchi.

Plausi generali e vivissimi onorarono questo discorso. Ma l’opinione del Vescovo di Ceuta era sfavorevole a Colombo quanto ai mezzi di esecuzione; e la sua riputazione di gran valore in fatto di scienze nautiche fece sì che il Consiglio, nemmen discutendo il progetto di Colombo, lo abbandonò per trattare quistione creduta più vitale per la Monarchia portoghese; cioè che fossero ripigliate le spedizioni iniziate dall’infante Don Enrico, e sospese sotto l’ultimo regno.

La seduta di questo Consiglio è un documento prezioso nella storia di Cristoforo Colombo, perchè chiarisce che sin da quel tempo la diffusione del Vangelo era lo scopo palese, confessato, e definitivo della sua impresa.

Nondimeno il modo leggero o sdegnoso con cui, sull’affermativa di un solo de’ suoi membri, il Consiglio aveva messo da parte la proposta di Colombo, non soddisfaceva nè la giustizia, nè lo spirito illuminato di Giovanni II: il condannare non era giudicare: le conferenze avute col Cosmografo genovese tornavano alla memoria del Re, che continuava a preoccuparsene: in diverse circostanze ne parlò confidentemente a’ suoi familiari, che cercarono di alleviare al Re il dispiacere che ne provava esponendogli quali inconvenienti potevano ridondare da una convenzione fermata a proposito di un disegno ch’era forse la illusione di un mercante di libri: gli suggerivano di far la prova