Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume I (1857).djvu/113

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capitolo secondo 105

mente la superiorità scientifica del suo primogenito: sapeva che Cristoforo aveva divisato di compiere il giro del Mondo, di giungere, così, fra le nazioni idolatre, ignoranti la venuta di Cristo, e di far brillare ai loro sguardi lo stendardo della salute! Queste segrete espansioni ringiovanivano l’anima del vecchio con prospettive piene di nobili speranze. Tali grandezze, vedute d’in sulla soglia della tomba, mutavano in isplendida aurora il crepuscolo de’ suoi ultimi giorni: erano ad un tempo un ristoro alle sue lunghe tribolazioni, ed un guiderdone degll esempi, e dell’educazione cristiana che aveva dato a’ suoi figli.

Si ritiene che il ritorno di Domenico Colombo nella città di Genova avvenisse in questo tempo; è anzi cosa assai probabile che il suo medesimo figlio ve lo riconducesse. Dopo la morte di sua moglie Susanna, privo delle cure diventate necessarie alla sua età, non potendo più esercitare l’antico mestiere, nè coltivare la piccola terra di Valcalda, affittata, ma non pagata, il vecchio scardassiere rimpiangeva il soggiorno di Genova, in cui lo chiamavano le memorie della infanzia, i suoi legami di parentado e le antiche amicizie: vi tornò di buon grado, e si stabilì, a quanto pare, nel quartiere di Santo Stefano, vicino alla porta dell’Arco.

Dopo d’avere nel breve soggiorno che vi fece, confortato colla sua tenerezza il buon vecchio, e provveduto a’ suoi bisogni durante la sua assenza, Cristoforo Colombo gettò gli occhi sulle Monarchie cristiane d’Europa, per iscegliere quella che associerebbe all’onore di eseguire il suo disegno.

Pel suo zelo in difendere la fede, per la sua intrepidezza in combattere i Mori, pel suo carattere cavalleresco, per la sua potenza in mare, e sopratutto per la gran rinomanza de’ due Sovrani, che regnavano allora insieme, Ferdinando di Aragona e Isabella di Castiglia, parve a lui che la Spagna meritasse di essere anteposta ad ogni altro Stato: da quel punto si tenne come obbligato verso di lei: indi, al primo soffiare del vento di levante, s’imbarcò per quel regno, senza esservisi preparata alcuna relazione, o protezione; senza aver cercata veruna commendatizia, od altro soccorso, fidato interamente nella sola protezione della Provvidenza.