Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume I (1857).djvu/157

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capitolo quinto 149

i processi e le cause di Valladolid, affine di scoprire in qual maniera vi era stata resa la giustizia. Ma la purista dona Lucia Medrano, avvezza a spiegare in pubblico i Classici, la celebre dona Beatrice Galindez, soprannominata la latina, nata a Salamanca, e da cui la regina aveva imparato la lingua di Virgilio, l’armoniosa Fiorenza Pinar, amata per le sue poesie, e Francesca de Lebrija, dotta figlia del dotto maestro, che ella doveva surrogare un giorno nell’Università di Alcala, figuravano ammesse al convegno.

Fra’ personaggi più notevoli che tenner dietro assiduamente a que’ dibattimenti, si noverarono il Nunzio Apostolico, Bartolomeo Scandiano, e più spesso suo nipote Paolo Olivieri, segretario della Nunziatura, propagatore del buon gusto; il già Nunzio Antonio Geraldini, e suo fratello, l’ingegnoso Alessandro, il decano di Campostella, Didace Muro, segretario del primo Ministro, l’illustre professore Guttierez di Toledo, cugino del Re, il siciliano Antonio Blaniardo, più conosciuto sotto il nome romano di Flaminio, il suo compatriota Lucio Marineo, Villa Sandino, primo professore di diritto ecclesiastico; Pietro Pontea professor supplente di diritto civile, conosciuto dal padre Guardiano della Rabida; il matematico Juan Scriba, che dismise il compasso per diventare ambasciatore; il dottore Gaspare Torrella di Valenza, poscia chiamato qual medico da due Papi, e che, dopo di avere sollevato i corpi, volendo guarir le anime, morì vescovo di Santa Justa; il portoghese Arias, professore di letteratura greca, spesso lontano dalla sua cattedra per la sua cattiva salute. ll primo professore di teologia del collegio di Santo Stefano, fra Diego de Deza, egualmente rinomato per la sua pietà e la sua scienza, precettore del Principe reale, era in grande stima ed amore in questa università, di cui, dopo d’esserne stato l’allievo, faceva allora la gloria; intorno a lui si raccoglieva il fiore della Scuola.

Si vuol confessarlo schiettamente: in questo congresso l’uditorio era meno imponente dei giudici; aveva altrettanto sapere, e maggiore indipendenza. ll lettore ricorderà. come il presidente della commissione era contrario al disegno di Colombo; il suo assessore, Rodrigo Maldonado, la pensava allo stesso modo.