Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume I (1857).djvu/227

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capitolo ottavo 219

stravano tutto il corpo, altri solamente il volto: taluni poi, e saranno stati certamente gli eleganti e i raffinati del paese, si contentavano dipingersi il naso: le loro armi consistevano in bastoni indurati al fuoco, e armati all’uno de’ capi di un dente di pesce cane, o di un sasso acuto.

Quasi avessero indovinato il suo gusto dei profumi, gl’indigeni offrirono a prima giunta in omaggio a Colombo un fascetto di erbe secche odorifere.

L’ammiraglio comprese a quella loro simpatia così pronta che si convertirebbero agevolmente al Cristianesimo usando con essi dolcezza anzichè severità e minacce. Affine di ben disporli distribuì loro berretti lavorati, mercanziuole di vetro di Venezia, sonagliuzzi ed altre bagatelle che parvero a que’ semplici cose di un valore inestimabile: essi offrivan per ricambio agli Spagnuoli tutto quello che possedevano: questi passarono il rimanente della giornata in riposarsi, e ricrearsi per quelle fresche boscaglie.

Appena i falegnami ebbero terminato il loro lavoro, Colombo, col cuore infiammato di gratitudine e di amore evangelico, piantò solidamente nel buco, che v’avea fatto scavare sulla spiaggia conquistata a Gesù Cristo, il tronco della Croce, ch’egli sostenne colle proprie mani, cantando l’inno Vexilla regis prodeunt, indi, quando il sacro segno fu sodamente infisso nel suolo, intonò il canto della vittoria, il Te Deum laudamus.

Colombo non fece rizzar la Croce in questo luogo, solamente per lasciarvi un segno ch’egli per primo occupava quella terra; ma affine di consacrare con esso lo scopo della sua scoperta, e indicare su quell’ultima plaga ch’ei ne assumeva la signoria in nome del Redentore degli uomini, nostro Signore Gesù Cristo. Siccome il giorno toccava omai al suo fine, egli recitò la preghiera della sera dinanzi l’imagine; indi, ripigliando lo stendardo della spedizione, quel Labarum col quale aveva vinto l’orrore del mar tenebroso, lo spavento dell’immensità, i capricci de’ flutti, e gli ammutinamenti degli uomini, fece ritorno alla sua caravella.

La dimane, al primo aggiornare, gl’indigeni circondarono le tre navi con piroghe fatte di un solo pezzo, scavate in un