Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume I (1857).djvu/257

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capitolo ottavo 249

la sua dimora, e gli offerse una cintura, dalla quale pendeva in guisa di borsa una maschera di legno leggero, ma le cui grandi orecchie, la lingua e gli occhi erano di oro. Questo indiano non comprendeva il parlare degli indiani di San Salvador, e questi non comprendevano l’idioma del messo; il che fece sì che passassero in inutili interrogazioni una parte del giorno. Bisognò che Colombo, schiarendo i loro reciproci abbagli, indovinasse nei loro segni l’oggetto di quel messaggio. La dimane era una domenica. Quantunque l’ammiraglio, come osserva Las Casas, non avesse l’abitudine di mettere alla vela in tale giorno, nondimeno vi si decise, affine di fare sventolare il segno della redenzione su quelle spiagge, nel giorno del Signore. Dopo il mezzodì più di centoventi canotti stivati di curiosi attorniavano le caravelle; e ciascuno recava il suo picciolo presente.

Mancato il vento, l’ammiraglio non potè andare al gran cacico Guacanagari, il quale mandò sulle navi alcuni ufficiali a salutarlo da parte sua. In questo mentre un cacico inferiore venne sulla nave la Santa Maria ad annunziare che in quell’isola era assai oro, che si veniva a comprarlo dai paesi vicini, che se ne avrebbe quanto se ne vorrebbe. Lieto di tale speranza l’ammiraglio ringrazio di cuore il suo Signore; e tosto, come volesse reprimere quell’allegrezza quasi mondana, fece incontanente sommissione della sua volontà a quella di Dio, e scrisse con una edificante rassegnazione sul suo giornale: «che nostro Signore, il quale tiene nelle sue mani ogni cosa, voglia assistermi e concedermi ciò che sarà più conveniente al suo servizio.»

Una irresistibile curiosità sospingeva le popolazioni lungo la spiaggia verso le caravelle. Più di mille persone erano venute in canotti, ciascuna recando il proprio dono. E per diffetto di posto nei canotti, più di cinquecento si erano avventurati a nuoto, affine di vedere anch’essi i celesti stranieri. Cinque cacichi colle loro famiglie erano accorsi. L’ammiraglio regalò tutti giudicando molto bene impiegati que’ piccoli presenti.

Le notizie dell’oro si andavano confermando. Alcuni di que’ visitatori parlavano a Colombo di miniere esistenti nell’isola. Un indigeno, che parve vivamente attirato verso di lui da spontanea affezione, indicò luoghi producenti oro; citò fra gli altri