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capitolo undecimo 289

ad ora ad ora, e secondo la lor classificazione, sotto gli occhi dell’augusta ragunanza.

Del succino, diverse specie di ambra, frammenti di terre colorate, proprie alla pittura, minerali, conchiglie, madreperle, pietre preziose, oro nel suo inviluppo, oro in polvere, oro in granelli, oro puro, oro lavorato.

Trapassando ai vegetabili, mise fuori gomme, resine, piante medicinali, erbe aromatiche, spezierie, legni da tintura, lavori in legno a colori, mais, patate, farina di manioc, canne succulenti, e quel tubercolo feculoso, diventato l’alimento del povero, e che oggidì si chiama il pomo di terra.

Indi, a meglio far conoscere la differenza delle produzioni di quelle nuove regioni comparativamente alle congeneri del mondo anticamente conosciuto, il rivelatore del globo mostrò curiosi animali; gli uni terrestri, gli altri anfibii; quelli impagliati, questi imbalsamati, altri viventi.

Terminato ch’ebbe questa poetica rivista dei tre regni della natura, venuto finalmente alla storia dell’uomo, che n’è il compimento, richiamo l’attenzione sopra i sette indigeni presenti; additò le differenze caratteristiche della loro razza; dipinse il loro stato sociale, la semplicità dei loro costumi, la loro credenza religiosa, ristretta e confusa, ma che sembrava esente da superstizioni idolatriche, e che perciò li disponeva a ricevere con maggior frutto il Vangelo.

Lo sguardo luminoso di Colombo, la dignità della sua attitudine, il suo fare persuasivo, la poesia delle sue imagini, l’ardimento delle sue locuzioni, e l’autorità del suo gesto, pareggiavano la maestà dell’argomento, e tenevano sospesa l’attenzione. L’espansione dell’anima sua, penetrata delle maraviglie di Dio, si trovava in intima armonia collo spirito di quel tempo, e coi sentimenti particolari di quella corte guerriera, che l’anno innanzi aveva inalberata la Croce su tutte le torri del maomettismo. L’assemblea ascoltava conquisa di stupore quella ezione di geografia descrittiva e di storia naturale comparata, che il dimostratore della creazione dava con tanto ardimento ai personaggi più illustri della Spagna. Non vi fu noia, stanchezza durante quella enumerazione delle maraviglie del Nuovo Mondo.

Roselly, Crist. Colombo, T. I. 19