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388 libro secondo

stanza dell’ammiraglio, al quale consegnò la sua preda. Lietissimo di questo bel fatto, l’ammiraglio comandò di usar risguardi al prigioniero, assegnando in a carcere la sua propria casa: nondimeno ebbe cura che si aggiungessero catene alle brillanti manette, che lo avevano affascinato; senza la qual precauzione il caraiba sarebbe sicuramente fuggito.

Anzichè mostrarsi avvilito dalla prigionia, il Signore della casa d’oro faceva minacce, si atteggiava alteramente, cercando d’irritare l’orgoglio castigliano, si vantava di aver trucidato Spagnuoli, distrutto il fortino e preparata la medesima sorte agli abitanti dell’Isabella. Quando l’ammiraglio entrava nella sua camera, il cacico fingeva di non vederlo, e non si moveva. Se, per lo contrario, andava a lui l’Ojeda, incontanente lo salutava con rispettosa sommissione. ll fatto audace, eseguito dall’Ojeda, era così conforme agli stratagemmi di guerra de’ Caraibi, che, il Signore della casa d’oro provava un’ammirazione involontaria pel suo vincitore: trovava eroica l’insidìa a lui tesa; e quando gli era detto ch’era prigioniero dell’ammiraglio e non di Ojeda, e che perciò doveva rispettare davantaggio l’ammiraglio, rispondeva che Ojeda era quello che lo aveva preso; e che l’ammiraglio non avrebbe osato di venirlo a prendere in mezzo al suo popolo.

Tuttavia, il ratto del Signore della casa d’oro, il gran Caonabo, aveva a bella prima percossa di stupore l’isola; tutta la popolazione vi andò compresa di spavento.

ll cacico aveva tre fratelli. Uno d’essi, rinomato per valore e guercio, Manicatex, riunì un corpo di cinquemila arcieri, e mandò emissari ai diversi cacichi per fare una leva generale contro gli Spagnuoli. Cercando di vendicarsi con uno stratagemma, Caonabo si lamentò coll’ammiraglio che durante la sua cattività i cacichi vicini a’ suoi Stati maltrattavangli i sudditi, e lo pregò di volerli difendere mandando alcuni soldati su diversi punti del suo territorio: sperava che Manicatex li sorprenderebbe, e li farebbe prigionieri, per ottenere poi uno scambio, e liberarlo; o che almeno li truciderebbe, ciò che renderebbe più facile lo sterminio del rimanente degli stranieri. Ma Colombo ebbe cura di spedire, invece di uomini isolati,