Pagina:Cronica de matematici.djvu/104

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ticana: Commentarii sopra Sinesio degl’insogni, che pure si conservano. Orationi contro gl’Heretici Palamiti: il Compendio dell’Historie libri dieci: un libro del gran pesce, e degl’altri Animali: conservasi nella libraria de Medici: Della morte dell’Impetatore Andronico Paleologo: contro quelli che pongono il fato. D’Astrologia scrisse contro coloro, che la calunniano, un’essortatoria alla detta professione. Scrisse anco dell’Astrolabio un utilissimo trattatello, che fù tradotto in latino dal Valla, e stampato in Parigi con l’Astrolabio del Poblacione, di Proclo, e del Kebelio. Visse Niceforo ne tempi d’Andronico Paleologo, di cui egli scrisse, come fù detto, la morte.

[1330]GIOVANNI di Sassonia cognominato Danco fù huomo d’acutissimo ingegno. Studiò in Parigi, dove attese alla Filosofia, & alle Matematiche, nelle quali particolarmente diede opera all’Astrologia. Scrisse Canoni dell’Ecclisse, uno dell’Astrolabio, uno dell’incisioni, e alcune espositioni sopra l’Alcabitio, & un libro de Canoni sopra le Tavole del Re Alfonso. Fù compagno di Giovanni Lignerio, e Maestro di Giovanni Eligerio.

[1330]GIOVANNI de Muri nello studio di Parigi compagno di Giovanni di Sassonia,


e di