Pagina:Cronica de matematici.djvu/154

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no; compiacquesi delle cose Astronomiche, le quali si pose à leggere nell’Accademia de Filarmonici, nella quale egli era chiamato Filuranio. Scrisse Efemeridi, & il supplemento loro. Stampò un volumetto dell’annua quantità del Sole, e della Luna, & un’altro della solennità Pasquale secondo la recognitione degl’Antichi canoni della Chiesa, con esso la restauratione del Calendario Romano, & un trattato del vero giorno della Passione del Nostro Signore, & alcune altre operette di non grave momento.

[1570]DANIEL Barbaro Gentilhuomo Venetiano, e nepote del dottissimo Hermolao, fù eletto al Patriarcato d’Aquilegia. Hebbe egli gran gusto nelle Matematiche, il che mostrò in quei commentarii, che diffusamente fece sopra l’Architettura di Vitruvio. Scrisse commentarii anco sopra la Retorica d'Aristotele, & altre cose. Nelle Matematiche fù discepolo di Federico Delfino publico Lettore, come dicemmo ragionando di lui, nello studio di Padova.

[1570]PIETRO Ramo Parigino Oratore, e Filosofo Regio nello studio di Parigi, fù huomo di svegliatissimo ingegno, e diede opera con molta felicità, e profitto à tutte le buone arti. Attese alle Matema-


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