Pagina:Cronica de matematici.djvu/99

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luogo Riccardo fratello del Re d’Inghilterra. Fù molto travagliato nel suo governo, & hebbe di molte guerre; nondimeno diede sempre opera agli studii, & alle cose civili. All’Astrologia fù inclinatissimo, onde conseguì nome di Astrologo. Fece tradurre molti libri Arabici di quella professione in latino, e chiamati d’ogni parte eccellentissimi Matematici, pose insieme quelle Tavole Astronomiche, le quali sono intitolate dal nome suo. Scrisse egli libri degl’Instrumenti Matematici, e particolarmente sopra uno chiamato con voce Arabica Asasca. Morì, e fù sepolto nella Città di Murcia, ch’à lui in alcune occasioni più di tutte l’altre era stata fedele.

[1264]CAMPANO, à cui diedero titolo di Maestro gl’huomini del suo tempo, di Patria Novarese, diede opera alla Filosofia, & alla Teologia, e fù ne suoi tempi assoluto Astrologo. Affaticossi intorno gl’Elementi d’Euclide, seguendo le traduttioni Arabiche, il che gli fù cagione di qualch’errore, ancorche per lo più si portasse così bene, che non hebbe ne suoi tempi chi megliore si fusse di lui. Scrisse un trattato della sfera in cinquantaquattro capitoli. Attese à computi Ecclesiastici, e scrissene un libro intitolato il


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