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Pagina:Cucina teorico-pratica.djvu/214

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Rosolio di color d’oro.


Di un portogallo fresco ne rasperai la corteccia, ed unito ad un grano di zafferano, ed un oncia d’acqua di cannella, oppure delle stecchette di essa porrai in fusione per due giorni in una libbra di spirito di vino, passerai lo spirito per un setaccino, l’unirai al giulebbe, e farai come sopra.


Rosolio di fragole.


Prendi un terzo di fragole le più pronte, ne toglierai i gambi, e le porrai in fusione per quindici giorni in una libbra di spirito di vino; dipoi siropperai il solito mezzo rotolo di zucchero, e quando si sarà raffreddato, lo mescolerai con lo spirito colato dalle fragole, e così lo passerai.


Rosolio di limone, e cedro.


Raschierai la corteccia superficialmente di cinque o sei freschi, ed ottimi limoni, oppure di piccoli verdi cedratini, che porrai in una libbra di spirito di vino per ore ventiquattro; farai il solito giulebbe, facendolo sgocciolare come sopra.


Rattafia di ciriegie.


Prendi un rotolo di belle ciriegie, e mature, ne toglierai i gambi, ed ai nocciuoli ci darai appena una schiacciata, e le porrai in fusione per cinque giorni in due libbre di spirito di vino, con qualche stecchetta di ottima cannella; batterai il vase due o tre volte al giorno, perchè prenda un bel colore ed ottimo gusto, pestandoci ancora