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XIX

Di Cleorolo

[I filosofi italiani hanno anche scritto di arti pratiche — Libro di Archita sull’arte di preparare i cibi — Colomba e crepitacolo di Archita — Scienza in Italia comune tra le donne — Donne pitagoriche: Esara, Bindace, Mia, Teano, Melissa — Ritratto di Teano fatto da Timarco — Lettere di Teano — Bellezza e robustezza delle crotoniati — Dottrine di Archita sul bello umano — Il corpo non è se non un istrumento: l’artefice è l’animo — La virtú traspare dall’occhio — Esempi: il giovane elegante; la vergine civettuola; gli uomini oppressi dalle passioni — La calma bellezza degli dèi — Tali le menti prima di entare nei corpi umani — Quel che diventino dopo — Leggenda sulle nove condizioni, a cui vanno a poco a poco degradando le menti, di mano in mano che mutano corpo — Giudizio finale — L’arte, imitando il bello, serve alla conservazione della mente.]

I filosofi italiani hanno scritti molti libri sulle arti utili: non ve ne e una sola che possa dirsi trascurata. Essi hanno libri sulla pittura, sull’architettura, sulla musica, sulla ginnastica, suH’agricoltura, sulla pesca, sulla caccia; hanno osservata e descritta la natura di tutti gli animali, di tutte le erbe, di tutte le pietre. Vuoi piú? la stessa arte della cucina non è stata riputata indegna delle loro cure, e forse i pittagorici sono stati i primi a scriverne precetti piú atti a riunire il diletto alla sanitá. Archita, lo stesso Archita, ha scritto un trattato sull’arte di preparare i cibi (*). (i) Ateneo: Giamblico, 29. Un elenco degli scrittori italiani sulle arti si troverá nell’Appendice I.