Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. I, 1928 – BEIC 1793340.djvu/129

Da Wikisource.

XX

Discorso di Clinia sulla metempsicosi

[Dottrine di Socrate sulla natura delle anime — Libro di Filolao sul medesimo argomento — Dogma dell’immortalitá dell’anima insegnato da Pitagora — Le stranezze dette da lui sono da attribuirsi al fatto che, parlando al volgo, doveva usarne il linguaggio — Per produrre una riforma, occorre rivestire un fondo di veritá con una parvenza di errori — Non altro è il procedimento del metodo dialettico — Spiegazione delle teorie pitagoriche sul Tartaro e sugli Elisi — Teoria di Pensiero e materia sensibile — Il necessario e il vero — Concetto non può essere se non una — Intelletto e sensi — Vita e morte — Pensiero e materia sensibile — Il necessario e il vero — Concetto degli antichi sui «dèmoni * e sugli «eroi», e loro posteriori deformazioni — Impossibile saper nulla di certo sulla vita futura — Ma la diversitá di pareri su codesto argomento, lungi dal distruggere la veritá, non fa se non confermarla.]

— 11 buon Socrate trasportava tra j^li ateniesi le veritá della nostra filosofia, e le vestiva di quelle forme che le rendessero piú credibili ai nuovi uditori. Egli diceva che le nostre anime, prima d’informare i corpi, abitavano cogl’iddíi immortali, perché, in veritá, esse son tanti iddíi:.sotto il nome d’«iddíi immortali» altro noi non intendiamo che le menti, le quali sono la vita e l’essenza di tutte le cose (O. Diceva che esse abitavano il confine del mondo sensibile e dell’intellettuale; perché al mondo sensibile appartiene tutto ciò che è fatto, ed appartiene al mondo intellettuale tutto ciò die non può comprendersi se non colla ragione. Diceva che la natura delle anime era tutta (i) Vico, De antiquissima Italorum sapiettiio.