Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. I, 1928 – BEIC 1793340.djvu/15

Da Wikisource.

al lettore 9


stranezza; ma, pensando molto su quello che in esso si diceva, son giunto a convincermene, e mi sono accorto che questa sensazione di stranezza è spesso una scusa per dispensarci dal pensare.

Era giunto a questo punto, o lettore, quando un mio amico, cui io avea dato a leggere il manoscritto, è venuto da me, e mi ha fatto quel ragionamento che io voglio trascriverti intero, ad onta di dover render anche piú lunga questa mia giá lunghissima prefazione.

Amico. Tu dai alla luce un’opera senza unitá di azione. Che volea far mai in quel suo viaggio il tuo Cleobolo, o Platone, o chiunque egli sia?

Risposta. Viaggiare.

Amico. Ma chi viaggia è necessario che abbia un fine, una mèta. È necessario che l’abbia chi vuole stampare un’opera qualunque. In cotesta opera tua si parla di leggi, di arti, di politica, di musica, di scienze, di amore; e di che mai non parla cotesto tuo greco?

Risposta. Il mio greco viaggiava e scriveva tutto ciò che gli avveniva o che osservava nel suo viaggio.

Amico. Ma non vi è azione, questo è il male, non vi è azione. Una volta pare che siesi innamorato di una tale donnetta, e poi non se ne parla piú... E Cleobolo va nel Sannio, e poi nella Lucania, e poi non ritorna in Taranto; e... e Platone si trova, senza saper né come né quando, in Sicilia...; e poi...

Risposta. Circa gli amori di Mnesilla, non so che dirti. 11 testo non ne dice piú; ed io, in coscienza, non poteva aggiugnervi nulla, né dar per fatti le mie invenzioni, in cosa tanto delicata per l’onor del suo amante e di lei. Circa a tutto il resto, ti dico che vi è nell’opera un’azione continuata ed unica ed un disegno regolarissimo. Un ateniese vien dalla sua patria per conoscere i pitagorici e l’Italia; osserva tutto ciò che gli piace di osservare; scrive tutto ciò che gli piace di scrivere: giunge, viaggiando, fin dove vuol giugnere; e ritorna nella sua patria per quella strada che gli sembra la piú comoda. Tu vedi che l’azione è unica ed intera.