Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. I, 1928 – BEIC 1793340.djvu/185

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tela di un re. E non è stata la prima volta che alle ragioni di famiglia siensi sagrificate le ragioni dello Stato. Dionisio dichiara la guerra a Reggio. La storia ci dice che Reggio avea circa settanta galere, e questo ci può dare una misura della sua forza marittima. La forza terrestre dovea esser presso a poco eguale. I primi tentativi di Dionisio furon per mare, e non ebbero un felice successo. Si collegarono coi reggini i crotoniati, i turi, i cauloniti, i metapontini. Sappiamo che allora i turi misero in piedi un esercito di circa sedicimila uomini. La federazione generale de’ greci fu allora interamente disciolta. Durante la guerra del Peloponneso gli spartani e gli ateniesi aveano seminati i primi germi di divisione tra i nostri popoli, rammentando loro l’antica origine, per cui tutte quelle cittá, che si credevan colonie achee, stettero per gli ateniesi, e tutte quelle altre, che si credevan colonie doriche, si dichiararono per gli spartani (»>. Dionisio fomentò un pregiudizio, il quale, accrescendo le divisioni tra gl’italiani, rendeva piú facile a lui la via della conquista. Dionisio sbarcò le sue truppe a Locri. Assediò Caulonia, la prese; prese anche Vibonia, che era sul Tirreno; e fece di ambedue queste cittá un dono ai locresi. Sebbene la storia non lo dica apertamente, pure è da supporsi che Dionisio divenisse egli stesso padrone di Locri e che la trattasse durissimamente. Spogliò il tempio di Proserpina, che apparteneva ai locresi, suoi amici, non altrimenti che avea spogliato quello di Giunone Lacinia, che era nel territorio de’ crotoniati, suoi nemici. Son note le tiranniche dissolutezze che Dionisio il figlio esercitò in Locri. Pare che i locresi siensi pentiti di aver invitato il siracusano a sostener le loro ragioni. Ma il pentimento fu tardo, ed avvenne allora, per la loro imprudenza, ciò che è inevitabile di avvenire ogni volta che le nazioni, immemori della propria virtú, voglion mendicare dagli altri un aiuto per sostenere i loro capricci. Dionisio vinse gli alleati de’ reggini ed impose loro la condizione di rimaner neutrali. Assediò Reggio, la quale, non potendosi difendere, ottenne la pace a condizione di pagare a Dionisio trecento talenti e consegnargli tutte le navi. Ma, due o tre anni dopo, Dionisio, per frivoli pretesti, dichiarò di nuovo la guerra. (O Fa memoria di questo Tucididk.