Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. I, 1928 – BEIC 1793340.djvu/248

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loro in faccia a quei del paese, che si vendicano con millanterie non minori. I giovani corrono, si urtano, si stancano. Tutti dicon male, dicon delle sciocchezze e fanno airamore. Ho fatta anch’io la mia parte di tutto questo; e poscia ho voluto osservare minutamente il tempio, che è uno de’ piú grandi e de’ piú belli d’Italia. Esso è ornato di grandi colonne di pietra, di quell’ordine che chiamasi «dorico», ma che con piú ragione chiamar si dovrebbe «italico», e che è il piú antico di tutti gli altri ordini ( 0. Le tegole sono di marmo, e l’ampiezza del tempio è tale, che la meta del suo tetto basterebbe a ricoprire uno dei piú vasti tempii della Grecia (2). Peccato che in questo bel tempio tu ricerchi invano una bella dea! Non vedi né il sublime Giove, né la Minerva bella (3) del nostro Fidia. Quando sei nel sacrario, ti si mostra una colonna rozza, sconcia, quasi simile a quelle sciagurate colonne di viti, che sostengono quella capanna che in Metaponto chiamasi anch’essa tempio di Giunone (4), e ti si dice: — Ecco la dea de’ nostri padri. — «De’ nostri padri»! Ecco — dissi, ma zitto e tra me e me, — ecco la ragione per cui una insulsa mole è dea: «era dea de’ nostri padri». — Vi ammiri però le statue di molti illustri crotoniati. Hanno le loro statue in questo tempio quasi tutti gl’illustri atleti d’Italia. Quivi sono le statue di quell’Anoco tarantino, che ne ha un’altra tanto bella in Argo, opra di Aelada argivo; del tarantino Icco, non solo sommo atleta, ma anche gran maestro di dieta atletica; del sibarita Fileta; del suo concittadino Damonte, uno de’ concorrenti alle nozze della bella figlia di distene, ti- (1) Grimaldi, Annali, voi. I e II. (2) Difatti bastarono a ricoprire uno de’piú grandi tempii di Roma. Livio. (3) Plinio ci narra che Fidia, oltre la Minerva di Atene, ne avea scolpita un’altra, che era soprannominata «la bella». (4) Lo stesso Plinio ci dice che in Metaponto eravi un tempio di Giunone, le di cui colonne eran di legno di vite. O la vite di Metaponto dovea esser marmo, o il tempio dovea esser una capanna.