Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. I, 1928 – BEIC 1793340.djvu/266

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Voi non avete mai veduta coi vostri occhi la moglie di Ulisse, non sapete quali eran le sue forme: intanto la vedete in quel quadro in mezzo a molte altre donne, e, senza che nessuno ve lo dica, voi la riconoscete al volto, agli atti; tutto v’ indica la bella, la fida, la coraggiosa nuora di Laerte. Questa parte, diciam cosí, etica della pittura ne forma il principale ornamento e la forza principale. Nel pomposo quadro di Zeusi, in cui è dipinto Giove sedente in trono in mezzo agli altri iddíi (0, togliete l’espressione della mente animatrice e governatrice di tutte le cose; togliete a Giove la maestá, agli altri iddii quel dignitoso rispetto pel quale li riconoscete suoi inferiori, ma anche essi iddii...; e che vi rimarrá nella tavola oltre la terra onde sono composti i colori? E vi dirò ancora di piú: questa parte etica è piú estesa di quel che per l’ordinario si crede, e da essa dipendono quelle forti, profonde, durevoli commozioni che la pittura produce negli animi degli spettatori, e che sono tanto diverse dalle sensazioni. Finché tu non imiti che le forme esterne, non farai che ritratti; dipingerai una cosa, ma non un sentimento; comunicherai allo spettatore una sensazione, ma non un affetto. Ove sarebbe mai questo affetto, che tu vorresti comunicare agli altri? Non nell’originale, perché tu, fermandoti alle forme del corpo, non hai avuta veruna cura di tratteggiar la sua mente; non in te... Ti sembra strana, o Nicerato, questa mia espressione; ma, credimi, essa è verissima. In te, nella tua mente, nel tuo cuore debbono esser il pensiero e l’afFetto, se vuoi che splendano nella immagine, opra delle tue mani, e passino a commuovere la mente ed il cuore dello spettatore. Quella donna, che finora ci ha servito come di modello, non vi è piú; ma tutti l’avete veduta. Ciascuno di voi dunque la dipinga; e vedrete che tutti dipingerete una stessa donna, ma ciascuno in modo diverso, dando ciascuno al suo ritratto le tinte che gli avran prestate il suo cuore e la sua fantasia. Per taluni sará una donna ordinaria, perché tale l’avrá creduta; un altro l’avrá trovata bella, e l’avrá poi (i) Plinio, ibidem.