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XXXIV

Di Cleobolo

Continuazione del viaggio da Crotone a Locri

[La Sila — I bruzi — Loro industrie e costumi — Cosenzia — Smodato desiderio nei bruzi di novitá politiche — Aneddoto — Beneficio e gratitudine — Numistra — Suoi torbidi civili — Effetti di una rivoluzione — Si comincia col riformare e si finisce col distruggere — La separazione dai lucani causa dei guai di Numistra — Scilace — Piú che dalla ragione gli uomini sono mossi dalle loro passioni e dagli esempi — Mistia — Caulonia — Il fiume Sagra — Resa di Caulonia a Dionisio di Sicilia.]

Andiamo da Crotone a Locri. Pel cammino hai sempre alla sinistra il mare, alla destra le falde della Sila. Il viaggiare è meno noioso, perché gli oggetti non si nascondono l’un dietro l’altro, come avviene nelle vaste pianure, le quali possono a prima vista sorprender l’occhio con la grandezza della scena, ma dopo qualche tempo l’annoiano coll’uniformitá. Noi vedevamo le cime della Sila ricoperte di abeti e di que’ pini che somministrano la miglior pece che si conosca CO. Le falde cran seminate di piccoli villaggi. I bruzi, che possedono quelle contrade, non hanno grandi cittá, se se ne eccettua Cosenzia (2), loro metropoli. Non conoscono questi popoli altra industria che la pastorizia e l’arte di trarre la pece da’ loro pini; arte tra essi antichissima (1) Stradone, VI; Dioscoride, I; Plinio, XV, 7; XVI, n. (.2) Strabone, VI.