Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. II, 1924 – BEIC 1793959.djvu/129

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che siensi uniti ai volsci. Oggi, peligni, marsi, maruccini e vestini formano una lega, che cede di poco in potenza alla sannitica<0 ed alla romana: se per le vicende della guerra una delle tre s’indebolirá, è probabile che si unisca ad una delle altre due, e forse, in diversi tempi, all’una ed all’altra; finché avrá speranza di conservare la propria indipendenza, a quella ch’è solamente piú forte di lei; quando questa speranza sará perduta, a quella ch’è la piú forte di tutte. Nella Campania, all’occidente di Capua, sono i sidicini e gli ausoni, popoletti imbelli, pronti a servire a qualunque voglia dominarli, pronti a darsi per servi a qualunque potente prometta di difenderli (*). Sul mare è Napoli, cittá greca, ben popolata, ben munita, ma padrona di picciolo territorio e piú intesa al commercio che alla guerra. Circondata da tutti i lati dai sanniti, deve piú temerli che amarli: è rivale de’ sanniti di Cuma pel commercio, di que’ di Nola pel territorio. U) Livius, vili, 35. (3) Livius, vi, vii, vili, passim .