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LXII

Di Cleobolo a Platone
Arrivano in Boiano due legati di Roma

[I romani — Loro territorio — Loro necessitá economiche — Da esse sono spinti alle prede e quindi alla vita militare — Errori politici dei sanniti nei riguardi di Roma.]

Son giunti in Boiano due legati di Roma. Si dolgono in nome del loro senato, perché, mentre esso ha pace ed amicizia col SannioiO, i sanniti di Capua e Cuma abbian ricusato di somministrare il grano del quale Roma ha bisogno per l’annona. Abitano i romani un territorio fertilissimo ed amano naturalmente l’agricoltura; ma, distratti da eterne guerre, non possono sussistere senza il prodotto delle terre altrui. In due secoli hanno sofferta moltissime volte la carestia, della quale usano a vicenda or la plebe per tumultuar contro i padri, ora i padri per impor giogo piú pesante alla plebe. È per essi necessitá rubare o comprare; e gli abitanti della Campania, i quali sanno tali loro bisogni, fan nascere ogni giorno mille pretesti onde poter vendere a maggior prezzo il loro grano. — Vedi — mi ha detto Ponzio — due cose in apparenza leggerissime, ma che posson divenir cagioni di avvenimenti gravissimi. Un popolo naturalmente bravo, se vorremo vincerlo per fame, diventerá tutto soldato; ed i soldati, per nuova fame, diventeranno tutti eroi. Forse un giorno gl’italiani si pentiranno (i) Livius, vi, 29