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Tarquinio dall’Etruria; da quell’Etruria, donde egli venne in Roma; da quell’Etruria, la quale si reputa anche oggi dai romani madre della loro religione, dalla quale traggon tutt’i loro riti e nella quale i principali di Roma soglion mandare anche oggi i figli ad erudirsi nelle lettere.

Che manca ancora? l’ordine politico? Lo istituisce Servio Tullio. Egli quel popolo, che prima era diviso in tribú ed in curie, divise in centurie, seguendo la ragion del censo di ciaschedun cittadino, onde nelle assemblee e nelle magistrature prevalessero gli ottimati, ed i poveri al contrario godessero in compenso l’esenzione dei tributi. Ogni centuria dovea avere, non lo stesso numero di uomini, ma la stessa quantitá di beni. Pochi ricchi formavan dunque una centuria, la quale per empirsi di poveri avrebbe avuto bisogno di mille persone. I voti nelle assemblee non si raccoglievano per testa, ma per centurie; e per tal modo pochi ricchi aveano numero di voti eguale a molte migliaia di poveri.

Servio confermò l’impero incominciato da Ostilio. Sotto il regno di Servio, le cittá vicine, ora nemiche, ora alleate, nia sempre emule di Roma, si contentarono solennemente che in Roma fosse ed il tempio di Diana ed il centro della loro federazione1. Cosí Roma divenne la prima cittá del Lazio. Cosí avvien sempre che l’impero, fondato dai forti, si conferma dai giusti.

Proseguiam pure la nostra istoria ideale. Abbiamo giá in Roma un ordine di governo fondato sulle leggi che tragge il nome dal re2, ; una monarchia di quelle che noi greci chiamiamo «eroiche»3; vi abbiamo un re capo della milizia e della religione, un senato consiglierò del re, sostegno nell’esercizio, freno nell’abuso della di lui autoritá, un popolo sobriamente consultato per l’elezione dei magistrati, per la guerra, per i delitti capitali de’ cittadini; un popolo, per se stesso poco potente, ma pronto (1) Livius, x, 17. (2) «Imperium legitimum, nomea imperii reginm». Sallustio, Catilinaria. (3) Aristotele, Politica, in.

  1. Livius, i, 17.
  2. «Imperium legitimum, nomen imperii regium», Sallustio, Catilinaria.
  3. Aristotele, Politica, iii.