Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. II, 1924 – BEIC 1793959.djvu/189

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attitudine per cui si soffra dagli altri danno minore; e poiché è destino che i popoli nascano, crescano, invecchino e muoiano, è necessario che il saggio non obblii mai le norme del giusto, ma che le adatti agli ordini del destino, onde, in tutte l’etá e tra tutte le vicende, sappia far si che il suo popolo sia il meno che sia possibile infelice. Poscritta. — Platone, il quale è giá partito per Siracusa, mi scrive una lettera, della quale una gran parte versa sullo stesso soggetto. Te la trascrivo.