Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. II, 1924 – BEIC 1793959.djvu/234

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nel VIliade, ond’è che molti credono esser que’ due poemi composti in tempi diversi. Tu mi dimostri che descrivon costumi di diversi luoghi: dell ’Iliade tutti gli eroi sono greci; feW Odissea spesso la scena è in Italia. Stiasene dunque questa cosa cosí : ma ti farò una seconda interrogazione. Qual popolo credi tu che sia stato il padre comune degl’italiani e de’ greci? — Ed egli : — Chi può saperlo? Io non oso dirlo, ma tu puoi da te stesso veder ove tendano le mie congetture. Qual è la parte della terra alla quale sono unite e l’Italia e la Grecia? Posso dirti che di lá sono venuti i primi antichissimi padri nostri e vostri. Questa probabilitá, che nasce dalla osservazione delle terre, è confermata dal paragone delle lingue. I traci sai che fin dai tempi di Achille e di Ettore parlavan la stessa lingua de’ troiani, cioè la vostra; e, se debbo prestar fede a que’ mercatanti, i quali, o per la via di Marsiglia o dell’Adriatico, sono penetrati nell’interno delle terre che giacciono al settentrione dellTtalia e della Grecia, que’ popoli chiaman con nomi poco diversi da’ nostri quelle cose che prima di tutte le altre soglion gli uomini conoscere e nominare: notte, giorno, padre, madre, ecc. ecc. Or i nomi di tali cose non l’han potuto apprendere da noi : han dovuto saperli prima di conoscer la Grecia e l’Italia. Eccoti dunque una favella, la quale, probabilmente, è madre delle nostre. La vuoi tu creder sorella, e dimandi ancora la madre comune? Non posso dirti nulla di piú, perché non posso dirti il vero nome del popolo padre. Celti, sciti, sarmati, iperborei, e quanti altri nomi piaceti immaginare, son tutti nomi, solamente nomi, nient’altro che nomi; spesso con desinenza diversa indicano il popolo istesso, e piú spesso con desinenza simile indicano un popolo diverso. Riepiloghiamo, o amico Cleobolo, questo nostro lunghissimo ragionamento; conchiudiamolo. Tu hai chiesto se i greci avean popolata l’Italia o gl’italiani la Grecia. Io ti ho risposto: vediamo quale delle due terre è stata la piú anticamente abitabile; quella diremo esser la piú anticamente abitata. Tutto dimostra che il suolo dell’Italia ha dovuto esser abitabile molto prima di quello della Grecia. Hanno tradizioni della loro origine i