Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. II, 1924 – BEIC 1793959.djvu/243

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Queste ed altre simili favole, che ne’ misteri si espongono agl’ iniziati (0, adombrano e le vicende della natura eia storia del genere umano, e servon nel tempo a rendere agli uomini piú venerabile la provvidenza degl’iddii e piú cara la virtú. Imperciocché coloro, i quali osservati piú la vita degl’individui che della specie, o negano che vi sia una virtú comune a tutti gli uomini, la quale non vi potrá mai essere se non vi è un bene che a tutti gli uomini sia comune, ed un fine al quale tenda tutta intera la specie; o negano che vi sia una provvidenza universale, la quale ami di amor giusto ed eguale tutti gl’individui onde la specie è composta, e tutti egualmente li guidi verso la perfezione. Coloro, al contrario, i quali tutta intera contemplan la vita della specie umana e ne seguon le vicende attraverso i circoli infiniti del tempo, vedono, ad onta delle azioni scellerate di due, di tre, di mille uomini, il progresso lento ma costante di tutta la specie verso la sua perfezione; e quelle stesse azioni di pochi, i quali par che lo turbino, vedono tutte esser dirette a confermare l’ordine generale; la varietá degli avvenimenti attestar l’unitá del fine, le infrazioni confermar resistenza della legge, la moltiplicitá de’ cangiamenti dimostrar l’unitá della vita, e le distruzioni degl’individui provar l’eternitá e la perfezione della specie. Allora la storia delle azioni degli uomini diventa il quadro sublime di una moltiplice ma costante esecuzione di un solo ed eterno disegno della provvidenza; e questa terra, che noi abitiamo, diventa veracemente, siccome dice Ocello, la cittá degl’iddíi. Da quella favola, che io ti ho narrata, vedi che gl’iddíi crearon gli uomini capaci di virtú. Questo era il massimo dono che potevan gli uomini ricevere. Ma la virtú negl’iddíi è natura: non può esserla nell’uomo, perché allora le sue forze dovrebbero esser perfette, dovrebbe cessar di esser uomo. Iddio non fece che mostrarsi a tutti gli uomini siccome esemplare di tutt’ i beni: ecco la prima etá del mondo. Poscia lasciò operare le ( 1 ) Le grandi rivoluzioni della natura vestite col velo delle allegorie formavati una parte principale de’ misteri antichi. Vedi Pagano, Saggi politici , voi. i.