Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. II, 1924 – BEIC 1793959.djvu/332

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2 * 4 3*6 PLATONE IN ITALIA postumo discepolo del Vico (e un discepolo cosí intelligente, che, mentre si faceva alacre, infaticabile ed entusiasta diffonditore delle dottrine del maestro* 1 ), sapeva anche coglierne taluni errori e man- ’chevolezzeW):— son cose tanto piú sicure, in quanto vengono affermate dal Cuoco medesimo( 3 ). Sennonché, laddove è innegabile che nel giovanile De antiquissima italorum sapientia il Vico, «promuovendolo la disposizione, nella quale era giá entrato, che rincominciavano a dispiacere l’etimologie de’gramatici, s’applicò a rintracciarle dentro le origini delle voci latine», venendo per tal modo ad affermare «che il sapere della setta italica fiori assai innanzi, nella scuola di Pitagora, piú profondo di quello che poi fiori nella medesima Grecia» ( 4 ); — è cosa parimente certa che codesto «errore borioso» (come lo chiama il Vico medesimo) fu nelle opere posteriori esplicitamente rifiutato( 5 ). Meglio ancora: il Vico, ricercandone in se medesimo le ragioni, lo attribuí a quel «fonte inesausto di tutti gli errori presi dall’ intiere nazioni e da tutt’i dotti d’intorno a’principi dell’umanitá», vale a dire alla «boria de’ dotti» (o intellettualismo), «i quali ciò ch’essi sanno vogliono che sia antico quanto che’l mondo», e alla «boria delle nazioni» (o nazionalismo), per la quale ciascuna di esse afferma «d’aver prima di tutte l’altre ritruovati i comodi della vita umana e conservar le memorie delle sue cose fin dal principio del mondo» (6). Due «degnitá», queste ultime, che son la chiave di vòlta della seconda Scienza nuova (fondata sulla «sapienza poetica», ossia sulle origini barbariche di tutte le nazioni), ma di cui pare che il Cuoco non s’accorgesse mai. Fatto è che, di fronte alla storia dell’Italia preromana, s’era, giá prima del Novantanove, formato in taluni scrittori politici napoletani (per esempio nel Galanti) uno stato d’animo affine a quello del Rousseau e degli ideologi francesi, allorché fantasticavano intorno allo «stato di natura» e all’«etá dell’oro» dell’urna- (1) Anche piú di quanto fin qui non si fosse creduto. Cfr. Scritti vari, li, Indice dei nomi, sub «< Vico». (2) Scritti vari, I, 341 sgg. C3) Scritti vari, I, 319. (4) Vico, Autobiografia , in Autobiografia , carteggio e poesie varie, ediz. Croce, P. 33 sg. (5) Cfr., p. es., Scienza nuova prima , in Opere , ediz. Ferrari 5 , IV, 194, 228* Scienza nuova seconda, ediz. Nicolini, p. 625. <6í Scienza nuova seconda, ediz. dt., pp. 116-7.