Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. II, 1924 – BEIC 1793959.djvu/338

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1 2 3 4 5 332 PLATONE IN ITALIA primi secoli di Roma hanno attribuito i posteriori scrittori, intenti tutti ad adular la grandezza dell’imperio ed a rendere i principi della civiltá romana piú augusti»; — e via continuando(0. Dall’esagerare, della mirabile ricostruzione vichiana della storia di Roma, questo lato critico o negativo, e, eh’è piú, dal trascurarne affatto il lato positivo (eh* è tutto un inno alla saggezza politica dei romani e alla provvidenzialitá del loro corso storico), occorreva un passo assai breve per immaginar Roma quasi incarnazione del genio del male che combatte e vince il genio del bene (la restante Italia). E il Cuoco, forse, lo compí senz’avvedersene. 6 . Tesi dell’unitá italiana. Adombrata in varie parti del Platone , e sopra tutto ove si discorre della debolezza delle antiche repubblichette italiane (simbolo evidente di quelle pullulate dal 1796 nell’Italia nuova), culmina poi nelle prime parole della conclusione. Non è il caso di mostrare come quella tesi, da mero stato d’animo, venisse assumendo negli esuli napoletani del 1794 e del 1799 carattere di concreto programma politico, bastando ricordare al riguardo i precedenti piú cospicui della propaganda unitaria del Cuoco: gli scritti di Giuseppe Fantuzzi, Carlo Botta e Melchiorre Gioia presentati al famoso concorso del 10 marzo 1797 sulla miglior forma di governo da darsi alla Lombardia (*>, il libro di Matteo Galdi Sulla necessitá di stabilire una repubblica in Italia (1796), l’ Indirizzo deipatriotti italiani ai direttori e legislatori francesi scritto nel giugno 1799 da Cesare Paribelli ( 3 ), il Colpo d’occhio sull’Italia di Francesco Lomonaco ( 4 ) (giugno 1800). È da osservare piuttosto che all’utopia d’una grande repubblica italiana a base democratica il Cuoco non pensò mai, e piuttosto (come, piú chiaramente del Platone, mostran gli articoli del Giornale italiano ( 5 ) e un suo indirizzo a Napoleone ( 6 )) vagheggiò un regno d’Italia, non limitato, come fu (1) Scritti vari, II, 259, 271 sg., 275 sg., 277 sg. (2) Vedere, tra gli altri, Butti, 1 . c.. pp. 102 3. (3) Pubblicato dal Crock, In Rivoluzione napoletana cit., p. 332 sg. (4) Lo si veda in appendice al Saggio storico del Cuoco, ediz. cit., p. 332 sg. (5) Cfr. sopra tutto quello sul Regno d‘Italia (Scritti vari , I. 149 sgg.), il quale, salvo nelle scorribande anticattoliche, che piacevan tanto al Lomonaco, è condotto, chi bene osservi, sulla falsariga del Colpo d’occhio sull’Italia. (6) Scritti vari, II, 329 sgg.