Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. II, 1924 – BEIC 1793959.djvu/344

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suo amico lí. Mylius aveva data una traduzione tedesca del SaggioW, cominciava a pubblicar nella sua lingua talune lettere del Platone ( 2 ). Tutto quindi avrebbe dovuto indurre il Cuoco a non fare attender troppo il terzo e ultimo volume dell’opera. Ciò non pertanto, egli non si risolse a darlo alla luce se non circa due anni dopo. In una sua lettera del 22 aprile 1805(3) il ritardo è attribuito a «ragioni di economia privata», che un sussidio governativo avrebbe eliminate. Ma poiché, anche dopo la concessione del sussidio, il Cuoco si guardò bene dall’inviare il manoscritto in tipografia, è da creder piuttosto che egli si trovasse imbarazzato per l’imprudente promessa fatta nella prefazione, e che ora gli toccava mantenere, di aggiungere al romanzo propriamente detto una serie di appendici storiche ( 4 ). Le quali, all’atto pratico, gli eran divenute tanto piú difficili che non avesse creduto, in quanto, a renderlo meno apodittico nel concetto che s’era formato del pitagorismo, era concorsa la lettura dell’allora fondamentale Geschichte des Ursprungs, Fortganges und Verfall der Wissenschaften in Griechland und Rom di Cristofaro Meiners (1781-2), della quale sembra che soltanto nel 1805 vedesse la traduzione francese del Laveaux (1799) ( 5 ). Non si numerano le volte che egli, abitualmente scrittore cosí rapido e facile, prese ad abbozzarle, ora Histaire de la rivolulion de Naples par Tailleur du Voyage de Platon en Italie, traduite de l’italien sur la seconde ódition [comparsa soltanto nel 1806] (Paris, chea Léopold Collin, 1807, 1 voi.). (t) Historischer Versuch ilber die Revolution in Neapel, aus dem Italienischen iibersetzt von B. M[ylius] (Berlin, bei C. Quien, 1805, 2 voli.). Erra pertanto il Cuoco (seguito dai suoi biografi) allorché, nella seconda edizione del Saggio storico (cfr. ediz. Nicolini, p. 6), attribuisce questa traduzione al «signor Kellert» {sic). Cfr. al riguardo Scritti vari, II, 370. (2) Cfr. Scritti vari, II, 331 sg. Irreperibile in Italia è questa parziale traduzione del Keller, che forse apparve sparsamente in qualche rivista tedesca; né si conosce se egli la compisse. r (3) Scritti vari, II, 323. (4) Che queste non fossero ancora iniziate nel 1801 si desume dagli Scritti vari, I, 320. (5) In un frammento inedito delle Osservazioni sulla storia d’Italia anteriore al quinto secolo di Roma, il Cuoco scrive: «Duoimi che l’ignoranza della lingua tedesca non mi abbia fatto conoscer prima la dottissima opera di Meiners sulla Storia delle scienze in Grecia, che primo ha conosciuta la necessitá di sottoporre a nuova critica tutta quella farraggine indigesta che Tantichitá ha trasmessa a noi come materia della storia della filosofía pittagorica».