Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/274

Da Wikisource.

ampliare il campo di una scienza». — Da che appar chiaramente che nel 1808 si serbava ancora a Napoli qualche esemplare del De aequilibrio. Cfr. questi Scritti vari, I, 321.

LXV. — Giovati Battista della Porta napoletano all’amore della «varietá» del n. 399 del «Giornale dell’ Impero» (n. 241, 2 marzo 1808).

Il Della Porta non professò mai la magia: compí invece scoperte molto importanti, che l’estensore della «varietá» suddetta ha il torto d’ignorare. LXVI. — Sulle tracce de’ costumi antichi negli italiani moderni (n. 242, 5 marzo 1808).

A proposito di un libro di pari titolo del Denina, di cui si pongono in rilievo i parecchi errori di fatto nei riguardi dell’ Italia meridionale. Errori tanto piú da lamentare, in quanto «di nessun popolo della terra si può fare con piú esattezza il paragone tra i costumi antichi ed i moderni quanto del nostro, perché di nessun popolo esistono degli antichi costumi suoi tante memorie». Il marchese De Attellis «dimostra che tutti i nostri giuochi popolari hanno origine antichissima e ritengono tutti l’antico nome. Nel Platone in Italia si asserisce, e si dimostrerá nelle Osservazioni sull’antica istoria d’Italia, che i proverbi pittagorici, su’ quali gli eruditi hanno arzigogolato tanto, non sono altro che proverbi volgarissimi, i quali si adoprano anche oggi dal nostro popolo e conservano lo stesso significato. Chi legge Petronio non può non rimaner sorpreso dalla rassomiglianza tra gli usi ed i costumi degli abitanti di Napoli ai tempi sia di Nerone sia degli Antonini (poiché è dubbio in quale delle due epoche Petronio abbia scritto quel suo romanzo) ed i costumi de’ napoletani attuali».

LXVII. — Delle antiche provincie del Pegno di Napoli e loro governo dalla decadenza dell’ impero romano infino al re Manfredi, di Nicola Vivenzio napoletano, Napoli, Simone (n. 248, 26 marzo 1808). Si veda anche, piú giú, il n. CX.

LXVIII.— Osservazioni sull’azione drammatica «Ipittagorici» del sig. cav. Monti, messa in musica dal sig. cav. Paisiello (n. 249, 30 marzo 1808).

LXIX. — Istituzioni di geografia fisica e politica per uso del primo collegio reale , tomo I, Napoli, Gabinetto letterario (n. 255, 20 aprile 1808).

Autore dell’opera era l’abate Luigi Galanti, fratello di Giuseppe Maria.